GARDIOTEC

GARDIOTEC

19,00

Esaurito

INDICAZIONI D’USO
GardioTec trova impiego come adiuvante:
• Prevenzione ulcere gastriche e duodenali
• Prevezione gastrolesività da FANS
• Prevenzione sindromi di malassorbimento da ipocloridria
• Reflsso gastroesofageo
• Acidità/Bruciore di stomaco
• Irritazioni della mucosa gastrica
• Pirosi gastrica
• Gastriti acute o croniche
• Gastralgie
• Spasmi e metorismi correlati all’irritazione gastrica
• Dispepsia funzionale

MODALITÀ D’USO

Assumere da 1 a 3 compresse al giorno al bisogno. Nel caso di utilizzo cronico di FANS (es. acido acetilsalicilico) si consiglia la somministrazione cronica di Gardiotec. Per la prevenzione o il trattamento delle altre sintomatologie sono consigliati trattamenti ciclici variabili a seconda del quadro clinico, fino a regressione completa della sintomatologia. Negli stati acuti, assumere fino a 3 compresse/die fino a regressione del quadro clinico.
Le compresse sono da assumersi con un po’ di acqua.

Esaurito

Descrizione

gardiotec CARATTERISTICHE TECNICHE
• L’acido alginico viene estratto dalle pareti di alcune alghe marine brune ed è costituito strutturalmente da polimeri di acido D-mannuronico e acido L-glucuronico. A contatto con i fluidi gastrici, l’acido alginico rigonfia e gelifica tendendo ad ostacolare il reflusso del contenuto dello stomaco nell’esofago. L’effetto del potassio alginato ha una durata dosaggio dipendente (generalmente con 500 mg si ha una copertura di 4 ore). Il ritorno ripetuto del contenuto acido dello stomaco altera la mucosa esofagea provocando erosioni e ulcerazioni fino alla comparsa di gravi complicanze come l’esofagite, l’esofago di Barrett e l’adenocarcinoma dell’esofago distale. Inoltre l’azione meccanica dell’acido alginico sulla mucosa gastrica determina un effetto protettivo dai potenziali danni causati dai FANS (fra tutti l’inibizione delle prostaglandine) riducendo il rischio di eventi emorragici e di ulcere gastriche. In pazienti con bruciore di stomaco l’acido alginico ha dimostrato di ridurre la sintomatologia causando un sollievo rapido ed immediato post-somministrazione. Se somministrato a stomaco pieno l’acido alginico viene veicolato dal fundus dello stomaco all’antro (che rappresenta la zona di maggiore produzione di acido cloridrico) esercitando quindi il suo effetto meccanico e protettivo.

• Il calcio carbonato esercita un effetto antiacido interagendo e neutralizzando direttamente l’acido clorodrico prodotto dalle cellule parietali dello stomaco, con formazione di calcio cloruro e acqua.

• Il cromo, la vitamina B12 e la vitamina D sono i 3 micronutrienti che in seguito ad ipocloridria, subiscono una forte restrizione nell’assorbimento gatro-intestinale. Recenti studi hanno dimostrato come l’aumento del pH dello stomaco sia associato ad una diminuzione della capacità di assorbire la Vitamina D, e di conseguenza ad aumento del rischio di osteopenia e osteoporosi. Analogamente, l’uso a lungo termine degli inibitori di pompa protonica è stato associato ad un aumento del rischio di fratture e ad una riduzione della densità minerale ossea. Il malassorbimento della vitamina B12 è una problematica già presente in diversi individui (soprattutto nei soggetti anziani); l’assorbimento di tale micronutriente è massimo nello stomaco a pH acido fisiologico. Utilizzando gli inibitori di pompa protonica, l’assorbimento della vitamina B12 viene ridotto a meno dell’1%: tutto ciò si traduce in un aumento del rischio di anemie, iperomocisteinemia ed alterazioni a carico del sistema nervoso centrale (depressione e disturbi del sonno). Grazie alla presenza di dosaggi massivi di vitamina B12 e vitamina D3 (massimi consentiti) presenti in GardioTec, è possibile contrastare gli effetti collaterali causati dall’abbassamento del pH gastrico. Infine, condizioni di ipocloridria possono causare deficit dei livelli di cromo plasmatici; il cromo tuttavia, è un micronutriente essenziale per la sua funzione insulino-sensibilizzante e come cofattore in diverse reazioni biochimiche che regolano il metabolismo di grassi, proteine e carboidrati.

• Il carciofo è da tempo utilizzato come digestivo e come epatoprotettivo, per stimolare l’appetito, dare sollievo dalla nausea, dal mal di stomaco, dalla flatulenza e dal senso di ripienezza post prandiale. Diversi studi clinici randomizzati controllati con placebo su pazienti con dispepsia funzionale hanno mostrato un miglioramento significativo dei sintomi (riduzione media del 40% dei sintomi di dispepsia), così come i punteggi nei test sulla qualità di vita globale, con un ottimo profilo di tollerabilità.

• Lo zenzero è una spezia usata nel trattamento della dispepsia, della flatulenza, delle coliche, del vomito, della diarrea, degli spasmi e per stimolare l’appetito. L’estratto di zenzero protegge la mucosa gastrica da lesioni e inibisce la secrezione acida gastrica, attraverso l’inibizione della H/K ATPasi e della crescita di H. pylori, oltre ad avere un’azione anti-ossidante. Inoltre è stata rilevata un’azione sui recettori colinergici e serotoninergici. I principali composti bioattivi sono l’acido cinnamico e gallico. Numerosi studi clinici ne hanno mostrato l’efficacia in particolare per la nausea e il vomito.
È stata dimostrata la capacità di migliorare la motilità gastroduodenale ad un dosaggio di 200 mg di estratto dopo un pasto standard.

• Il finocchio comunemente impiegato per migliorare la digestione, la dispepsia, il gonfiore, la flatulenza e la mancanza di appetito. Inoltre, riduce le lesioni gastriche indotte dall’etanolo, verosimilmente attraverso un meccanismo anti-ossidante. L’estratto di finocchio è costituito da oli volatili, flavonoidi (rutina, quercetina e glicosidi del kempferolo), cumarine, steroli e zuccheri.

• La camomilla è utilizzata in generali per i disordini digestivi e dispeptici, i crampi allo stomaco, e la flatulenza. In particolare in associazione a carciofo amaro e zenzero, ha mostrato di contribuire al miglioramento dello svuotamento gastrico, migliorare il senso di nausea e di ripienezza post-prandiale, il dolore epigastrico ed il gonfiore in pazienti co dispepsia funzionale.

• La boswellia è un antinfiammatorio e analgesico naturale indicato per gli stati infiammatori acuti o cronici anche del tratto gastroenterico. Attraverso gli acidi boswellici esplica le sue attività attraverso l’inibizione della 5-lipossigenasi (5-LOX) e quindi la sintesi di leucotrieni B4 (LTB4) per l’infiammazione acuta e LTD4, LTC4, LTE4, per quella cronica. La boswellia non induce segni di intolleranza gastrica e manifesta anzi un’attività protettiva nei confronti dell’ulcera da alcol e da farmaci gastrolesivi attraverso la secrezione del muco gastrico che protegge la mucosa dello stomaco.

PRECAUZIONI D’USO
Non utilizzare in caso di ipersensibilità ad uno o più ingredienti, in gravidanza ed in allattamento.