CARDIOGLIC

CARDIOGLIC

27,50

Esaurito

INDICAZIONI D’USO
CardioGlic trova impiego come adiuvante:
• Iperglicemia
• Insulino-resistenza
• Sindrome metabolica
• Ipercolesterolemia
• Ipertrigliceridemia
• Sovrappeso
• Steatosi epatica non alcolica

MODALITÀ D’USO
Assumere 2 compressa al giorno, preferibilmente mezz’ora prima del pasto principale. Si consiglia un trattamento cronico nei soggetti dislipidemici e/o iperglicemici/insulino-resistenti. Le compresse sono da deglutire intere con un po’ di acqua.

Esaurito

Descrizione


CARATTERISTICHE TECNICHE
• La berberina è un alcaloide benzilisochinolinico quaternario ampiamente studiato dalla comunità scientifica. Essa è nota per la sua attività ipolipemizzante ed ipoglicemizzante. I meccanismi con cui la berberina regola i livelli di colesterolo plasmatico sono essenzialmente due: in primo luogo, inibisce la PCSK9 attraverso l’ubiquitinazione e la degradazione del fattore nucleare degli epatociti 1 alfa (HNF-1 alfa), causando un aumento dei livelli e una ridotta degradazione del recettore LDL epatico (LDL-R); in secondo luogo, la berberina agisce direttamente sull’espressione dei LDL-R tramite due meccanismi identificati, causando una sovra regolazione dei recettori attraverso un meccanismo post-trascrizionale che stabilizza il loro mRNA. Studi recenti hanno sottolineato inoltre che la berberina riduce l’assorbimento intestinale del colesterolo, aumentandone l’escrezione fecale e promuovendone il ricambio epatico e la formazione di acidi biliari ed è un attivatore di AMPK, che determina un aumento dell’ossidazione degli acidi grassi e una riduzione dell’espressione dei geni lipogenici. In aggiunta, la berberina ha un effetto nella riduzione della trigliceridemia, in parte correlata al suo effetto positivo sull’insulino-resistenza. Recenti studi dimostrano inoltre un effetto sulla glicemia a digiuno, sulla glicemia post prandiale, sulla funzionalità epatica e un’azione trofica sul microbiota intestinale.

• La silimarina è inserita all’interno della formulazione come inibitore della glicoproteina P (P-gP), proteina ATP-dipendente, meglio nota come Multi Drug Resistance Glycoprotein (MDRG), in grado di espellere la berberina dall’enterocita verso il lume enterico (pumping off). L’utilizzo della silimarina quindi, ha mostrato di migliorare la biodisponibilità della berberina. In aggiunta, esercita effetti favorevoli la detossicazione epatica. Fra i meccanismi d’azione putativi, la silimarina presenta un’attività antiossidante (famiglia flavolignani) e rigenerativa degli epatociti.

• L’acido clorogenico presente nel caffè verde migliora i parametri glicemici inibendo la glicogenolisi (interagendo con la glucosio-6-fosfatasi), riducendo l’assorbimento intestinale di zuccheri (interagendo con alfa-glucosidasi), migliorando l’uptake di glucosio muscolare (attivazione GLUT4) e attivando AMPK, una chinasi implicata in diversi processi che regola anche la secrezione di insulina dalle cellule B-pancreatiche oltre che stimolare la B ossidazione degli acidi grassi e ridurre la lipogenesi. A livello epatico l’acido clorogenico viene metabolizzato in acido caffeico, metabolita con provate attività antinfimmatorie. La presenza di sostanze antiossidanti nel caffè verde come l’acido ferulico e l’acido tannico, riducono i processi ossidativi.

• La banaba ha un’azione ipoglicemizzante migliorando l’uptake cellulare di glucosio a livello muscolare ed epatico, inibendo l’idrolisi di zuccheri complessi (amido, polisaccaridi, oligosaccaridi e disaccaridi) e riducendo la gluconeogenesi epatica. Queste azioni sono attribuite specifiatamente ai principali componenti attivi dell’estratto di banana: l’acido corosolico, l’acido valoneico, l’acido oleanolico e gli ellagitannini. In particolare l’acido corosolico ha mostrato di ridurre l’iperglicemia post-prandiale in soggetti moderatamente iperglicemici. L’estratto di banaba è dotato di attività pleiotropiche tra cui il controllo del profio lipidico attraverso l’interazione con fattori di trascrizione e vie metaboliche che regolano il metabolismo lipidico (MAPK, PPAR, NF-kb).

• Il cromo picolinato è un minerale essenziale nella regolazione del glucosio ematico. Il cromo può aumentare la sensibilità all’insulina attivando vie di segnalazione intracellulari coinvolte nella regolazione della traslocazione del glucosio trasportatore 4 (GLUT4), aumentando di conseguenza l’uptake di glucosio e il trasporto di amminoacidi. Inoltre è inibitore del HMG-CoA reduttasi (enzima importante nella sintesi di colesterolo endogeno), esercitando effetti favorevoli nel mantenimento del profio lipidico. Il cromo sembra essere un marcatore di rischio di diabete: è infatti stato dimostrato che molti pazienti con diabete mellito di tipo II presentano alterazioni del metabolismo del cromo (aumentata escrezione renale).

PRECAUZIONI D’USO
Non utilizzare in caso di ipersensibilità ad uno o più ingredienti, in gravidanza ed in allattamento.